Un'antenna si puo' realizzare con un semplice conduttore (un filo) percorso da corrente alternata.

Sfruttando l'effetto elettromagnetico si riesce ad inviare a distanza l'informazione come continue conversioni da campo elettrico a campo magnetico e viceversa.

Se la lunghezza dell'antenna e' circa dello stesso o.d.g. della lunghezza d'onda del segnale da trasmettere, si ottiene la massima potenza di irraggiamento.

Si intende per lunghezza d'onda "lambda" lo spazio percorso dal segnale sinusoidale in un periodo

e tale parametro si puo' esprimere in funzione della velocita' e della frequenza (cioe' l'inverso del periodo):

lambda = velocita'/frequenza.

Nel caso che il mezzo usato sia l'etere (canale Hertziano) cioe' considerando la velocita' della luce (c = 3*10^8 m/sec):

Se si volesse inviare un segnale vocale (in telefonia considerato di frequenza tra 300Hz e 3400 Hz e per semplicità pensato con banda lorda 4 KHz)

 

 

a distanza, per ottenere il massimo dell'efficienza nella ricetrasmissione si dovrebbero progettare antenne di lunghezza proibitiva (circa 3*10^8/4*10^3 = 0,75* 10^5) dell'ordine dei 75 Km..

Sfruttando la tecnica della modulazione (cioe' trasferendo l'informazione a frequenze molto piu' elevate) si riescono a realizzare antenne di lunghezza contenuta.

 

In realta' per antenne di tipo "lamba/2" cioe' il dipolo Hertziano oppure per quelle marconiane usate ad esempio sulle automobili e dette " a stilo" o "monopolo lamba/4", nel caso che la distanza tra antenne sia molto maggiore di lamba/2*pigreco,

la potenza di irraggiamento Pirr e' esprimibile con la relazione seguente:

Pirr = (80* (pigreco)^2 * Ieff^2*L^2 ) / lamba^2

con Ieff corrente efficace prodotta da un circuito di sintonia (circuito oscillante) ed L lunghezza di antenna.